Puoi andare in pensione con 10 anni di anticipo: l’importante è avere questi requisiti

Andare in pensione con 10 anni di anticipo significa lasciare il mondo del lavoro a 57 anni. Chi può riuscirci?

La pensione di vecchiaia si raggiunge a 67 anni ma il sistema previdenziale italiano prevede diversi scivoli di pensionamento anticipato. Tra questi ce n’è uno che fa lasciare il lavoro addirittura dieci anni prima. Ovviamente solo a condizione che si rispettino determinati requisiti.

Uomo sorridente e 57 anni
Puoi andare in pensione con 10 anni di anticipo: l’importante è avere questi requisiti (Scuoladigitaletoscana.it)

Ogni possibile scivolo di pensionamento del sistema previdenziale italiano richiede di soddisfare un requisito contributivo specifico. Senza aver raggiunto quel determinato numero di contributi previsto dalla misura non si potrà andare in pensione. Servono, ad esempio, 42 anni e dieci mesi per la pensione anticipata ordinaria (un anno in meno per le donne) e 30/36 anni per l’APE Sociale.

Poi c’è il requisito anagrafico ossia un’età minima di pensionamento. 67 anni per la pensione di vecchiaia, 64 anni per le pensione anticipata contributiva, 62 anni per Quota 103 (non verrà prorogata nel 2026). Solo pochi lavoratori possono riuscire a lasciare l’occupazione ancora prima, con ben 10 anni di anticipo. Lo scivolo è la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità.

In pensione a 57 anni con l’invalidità

La pensione di vecchiaia anticipata permette di lasciare il lavoro con 20 anni di contributi a 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini. La finestra di decorrenza è di 12 mesi, significa che per ricevere il primo rateo pensionistico occorre aspettare 57 anni o 62 anni. Condizione necessaria è avere l’invalidità pensionabile, non quella civile. La differenza è fondamentale.

Pensione e monete
In pensione a 57 anni con l’invalidità (Scuoladigitaletoscana.it)

Mentre l’invalidità civile permette di accedere all’APE Sociale oppure a Quota 41 per i precoci con una percentuale di invalidità al 74%, l’invalidità pensionabile consente di lasciare il lavoro accedendo alla pensione di vecchiaia anticipata avendo una percentuale di invalidità minima dell’80%. C’è di più oltre il grado di invalidità minimo.

L’invalidità civile viene riconosciuta in presenza di una riduzione della capacità lavorativa per qualsiasi attività, quella pensionabile invece riconosce la riduzione della capacità lavorativa solo per l’attività che l’individuo ha svolto per la maggior parte della carriera. Sarà il medico curante ad attestare la pensione con invalidità specifica inviando apposito certificato medico e specificando il richiamo alla Legge 222/1984.

Una volta in possesso del certificato e della ricevuta di trasmissione telematica si potrà inviare domanda all’INPS e attendere la visita medica per accertare la soddisfazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. C’è un ultimo appunto da conoscere. Questo scivolo riguarda unicamente i lavoratori dipendenti del settore privato iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria e ai Fondi di previdenza sostitutivi con contribuzione al 31 dicembre 1995. Autonomi e dipendenti pubblici non possono approfittare di questa forma di pensionamento.

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